QUAKE

Trama:

Come in DOOM, il giocatore si troverà ad impersonare un personaggio innominato noto come Ranger, inviato ad eliminare un'entità aliena lovecraftiana il cui nome in codice è Quake.
Questi è riuscito a compromettere i portali per il teletrasporto, su cui il governo stava facendo esperimenti, trasformandoli in teste di ponte da cui far infiltrare nella base terrestre unità d'assalto per testare le abilità umane prima di un'invasione concreta.
Il solo a sopravvivere sarà Ranger che dovrà quindi recuperare quattro rune da quattro dimensioni di Quake così da poterlo affrontare concretamente.

Recensione:

Negare che Quake sia stato un capolavoro a tutto tondo, con la sua atmosfera inquietante, animazione liscia come la seta, il gameplay incredibilmente equilibrato, con il design dei livelli all'avanguardia (ovviamente, per l'epoca) e la colonna sonora senza precedenti è impossibile.

Trai numerosi aspetti innovativi per l'epoca,
Quake è stato il primo titolo ambientato in un vero e proprio mondo 3D grazie al Quake engine, oltre ad essere trai primi a supportare l'accelerazione grafica hardware.
Ciò ha permesso un nuovo livello di profondità sia riguardo ai nemici che agli oggetti di Quake, oltre al poter visualizzare qualsiasi elemento di gioco da qualsiasi angolazione con risultati sempre realistici.
Come già accennato all'inizio, l'architettura dei livelli risulta essere molto più sofisticata di quanto non fosse in titoli del medesimo periodo, così come le animazioni in tempo reale, come la cura dei particolari inerenti alle esplosioni.
La presenza di un vero ambiente 3D consente anche di dare il via a nuove strategie di attacco, come lo sfruttamento completo delle armi (ad esempio, il poter sfruttare il rimbalzo delle granate contro il muro in modo da eliminare avversari dietro l'angolo) e permette di attaccare (o essere attaccati) da qualsiasi angolazione o altitudine.
Anche il puntamento e la mira hanno subito radicali cambiamenti col Quake engine: se fino ad allora bastava puntare la pistola nella direzione generale dei nemici e considerare la distanza per colpire qualcosa, in Quake mirare con cura è imprescindibile.

A tal proposito, un mouse a tre tasti è quasi d'obbligo, in quanto permette di girarsi e, contemporaneamente far fuoco in tutte le direzioni in maniera fluida.
Anche se è possibile giocare con la tastiera o un gamepad, la maggior parte dei giocatori troveranno che, in determinate situazioni, solo il mouse garantirà padronanza sia per l'ambiente che negli scontri con avversari poco ortodossi.

E a proposito di avversari fuori dagli schemi, id Software ha insegnato a diverse generazioni di gamers che vi è solo un modo per trattare con loro: violentemente.
L'equipaggiamento in Quake soddisfa (quasi) tutti i palati fornedo splendide portatrici di morte, dalle granate e lanciarazzi, a fucili da caccia, blaster e la mitica sparachiodi è a marchio (assieme alle stesse casse di munizioni) Nine Inch Nails presenti nel gioco anche come autori della colonna sonora.

Tutte le armi comunque sono datate di una serie di power-up nascosti in diversi punti del gioco e la raccolta può comportare uno sconvolgimento repentino dell'equilibrio di potere, sia nella campagna singola sia nel multiplayer.

La longevità del titolo, resa illimitata dall'alto tasso di rigiocabilità e dal multiplayer permette quindi una continua immersione in ambientazioni sempre più malate, contorte e perverse, contornate, come già detto, dalle musiche (ed effetti sonori) eccelse ed inquietanti dei NIN, rendendo Quake forse il titolo dotato della miglior colonna sonora mai creata per un gioco.

Ancora una volta, il team di id Software ha creato un cult videoludico fatto di violenza, inquietudine e sangue sicuri di aver dato alla luce il nuovo campo di battaglia ideale per gli amanti del gore e degli FPS di tutto il mondo.

Requisiti:

- CPU 486DX-4 100 MHz,
- 8 MB RAM,
- VGA