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Ovviamente, se hai titoli da consigliare, spara! . -
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Mh, di quello che ho letto di recente, da consigliare non c'è moltissimo.
I più fruibili (E che non sono E.A. Poe ), sono:
Una stanza piena di gente; Bel libro. A mio avviso non il capolavoro del secolo, com'è considerato da alcuni, ma, lo consiglio più per l'unicità del fatto che racconta che per la stesura dello stesso.
Per chi non lo sapesse, il libro parla di un criminale affetto da disturbo della personalità multipla, questa però portata davvero all'inverosimile, infatti si contano ben 24 personalità diverse.
Il Dossier Valacchi; A mio avviso unico nel suo genere, tradotto in italiano, il libro è anche relativamente piccolo (sono sulle 270 pagine se non erro) e scorre molto bene. Cosa particolare è che intanto la testimonianza di Valacchi fu la chiave che fece scoprire al mondo l'esistenza della Cosa Nostra Americana, prima di allora neanche lontanamente pensabile dalla polizia; inoltre nel testo sono riportate, in parte, proprio le sue parole. A mio avviso è unico poter leggere certi aneddoti, su fatti a volte anche estremamente cruenti, raccontati da una mente deviata fin dall'adolescenza dal crimine.
Altra lettura interessantissima è Fight Club 2, realizzato sotto forma di fumetto. Quest'acquisto in realtà risale ad un po' di tempo fa, ma non lo finì mai, finalmente durante questo periodo di lettura, ho trovato il tempo (e soprattutto la voglia) di riprenderlo dall'inizio e finirlo.
Che dire, se si ama il primo capitolo (o anche solo il film) Non si può non leggerlo, Consigliatissimo! (Bei disegni)SPOILER (clicca per visualizzare)Che però ha un finale diverso, e che dunque può confondere se non si conosce il vero
Le altre mie letture non le consiglio affatto se proprio non si ha delle passioni specifiche, e molta voglia di leggere. -
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La voglia c è ,è il tempo che manca... . -
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Eh, serve anche quello purtroppo.
Infatti appena ne ho avuto l'occasione, mi sono buttato a leggere più che potevo.. -
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Consiglio random di un grande classico moderno: I ragazzi dello zoo di Berlino(lasciate perdere o dimenticate il film se l avete visto,un indegna riduzione di un romanzo che è una cronaca trascinante della Berlino underground anni 80) . -
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Anche se un po in ritardo volevo unirmi anch'io alla discussione. Generalmente preferisco romanzi di genere thriller e fantasy, ma adoro cambiare lettura passando dai classici o altri libri totalmente distaccati da questi. Attualmente sono alle prese con la saga di "The Witcher" di Andrzej Sapkowski (dai quali è nato quel capolavoro di trilogia videoludica). Mi preme consigliarlo particolarmente agli amanti del genere fantasy, sicuramente in ambito stilistico non è tutta questa bravura anche perché più volte mi è capitato di confondermi nonostante riprendessi più volte la lettura dello stesso periodo; per quanto riguardo il contenuto come i dialoghi, la trama e lo sviluppo dei personaggi secondari l'ho trovato molto stimolante, rendendo al tempo stesso tutto molto scorrevole! inoltre è da notare che fa diversi occhiolini al genio di Tolkien. In senso buono ovviamente! . -
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Mai in ritardo quando si consigliano letture!
Del buon (mica tanto, ha un caratterino!) Andrzej ho avuto già modo di leggere le opere anni fa, personalmente mi piacque il suo stile, seppur possa effettivamente portare a confondere il lettore.
Per quanto riguarda Tolkien, vi sono diversi omaggi che ho apprezzato (qualcuno ha parlato di aquile?), mi spiace soltanto che le avventure dello strigo siano ormai concluse definitivamente. -
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Grazie mille! si è vero, è un gran brontolone 😂 anche a me piace il suo stile! È molto interessante, peccato che siano presenti alcune pecche. Ho iniziato a leggere la saga un anno e mezzo fa, l'ho ripresa di recente e adesso sto per finire "La Torre della Rondine".
È sempre bello parlare con un fan dello strigo...adesso non ci resta che incrociare le dita per la serie Netflix!
Ah! Per quanto riguarda i riferimenti a Tolkien, ho apprezzato moltissimo invece (per dirne una) la considerazione generale in negativo che ha scritto nei riguardi del popolo elfico. Totalmente in "disaccordo" rispetto all'idea del professore, ho apprezzato molto questo cambio di rotta.. -
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Ammetto di non essere un grande amante delle serie tv, un po' perché mi manca realmente il tempo per vederle (GoT, per rimanere in tema di serie tv tratte da romanzi, l'ho finito di vedere giusto ieri aspettando che venisse un cliente a ritirare la sua merce) sia perché la mia attenzione cala drasticamente se vedo più di due episodi di seguito ma non ti nego che sono curioso di capire cosa ne verrà fuori con un cast indubbiamente più ricco della prima trasposizione (polacca, non malvagia anche se indubbiamente "povera" visivamente).
Sapkowski, per quanto incazzoso di natura, è riuscito a creare una visione del mondo fantasy molto realistico, un mondo dove non esistono razze buone o cattive ma razza con pregi e difetti, cosa non così scontata nel genere e nella letteratura in generale
La dicotomia del Bene e Male di Tolkien (così come di Lewis, per citarne un contemporaneo) delinea la forte ispirazione religiosa che onestamente non mi è dispiaciuta ma che, anzi, vive quasi in simbiosi con la visione più prosaica del Nostro Polacco.
Basti solo pensare alla differenza che esiste tra la nobiltà d'armi delle opere tolkeniane rispetto allo stile più infido del mondo di Geralt e compagni.
Nel primo caso abbiamo un'opera carica di poesia, epica e fede mentre in Geralt di Rivia abbiamo tutta la "bruttura" del mondo tangibile.. -
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Concordo pienamente con quanto scritto, non saprei aggiungere altro! Esiste uno spaccato notevole tra i due, particolarmente evidente diventa come scelgono di raccontare le proprie storie e in che mondo contestualizzarle.
Edited by Morgoth91 - 10/6/2019, 10:38. -
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Ehi ragazzi allora?Che avete letto di bello di recente?Io ispirato dal giorno della memoria ho rispolverato Se questo è un uomo di Primo Levi e Il comandante di Aushwitz di Thomas Harding. Inoltre ho in programma di leggere Il nazista e lo psichiatra di Jack El Hal che è il racconto dell esperienza dello psicologo Douglas Kelley, responsabile della salute mentale dei gerarchi nazisti rinchiusi a Norimberga in attesa del processo. . -
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Ehilà, Hamler!
Per rispondere alla tua domanda, tra le mie ultime letture vi è Il Ciarlatano di Isaac B. Singer
Non esattamente scritto l'altro giorno ma pubblicato in Italia solamente adesso. -
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Di che parla? . -
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Ti riporto una minirecensione che ho scritto ad alcuni amici proprio riguardo a questo libro, così non si fanno grossi spoiler ma puoi farti comunque una mezza idea
Il Ciarlatano
"Appena arrivati a New York, nei primi anni della guerra, gli ebrei polacchi dicono tutti la stessa cosa: «L'America non fa per me». Ma poi, un po' alla volta, molti ricominciano a «sguazzare negli affari» come pesci nell'acqua. Altri invece, e più di chiunque il protagonista di questo romanzo, girano a vuoto, si barcamenano, vivono alle spalle degli amici ricchi, o delle donne che riescono a sedurre. Di queste ultime Hertz Minsker non può fare a meno: sono «il suo oppio, le sue carte, il suo whisky»; le loro gambe, le loro ginocchia contengono «una sorta di promessa», e lui ha bisogno ogni giorno di nuove avventure amorose, di «nuovi giochi, nuovi drammi, nuove tragedie o commedie». Minsker, che pure è un erudito e ha familiarità con il Talmud e può «recitare poesie in greco antico e in latino», sembra capace solo di finire nei guai, e «da quarant'anni sta lavorando a un libro ma ancora non ha finito neanche il primo capitolo». In genere, però, le catastrofi che provoca, a sé stesso e a chi gli sta intorno, si risolvono in una strepitosa commedia - una commedia alla Lubitsch, con mariti traditi, amanti imbufalite, sedute spiritiche fasulle, crisi di nervi, mercanti di quadri falsi, audaci e fumose teorie edonistico-cabbalistiche..."
Opera dell'autore polacco di origini ebraiche Yitskhok Bashevis Zinger, meglio noto agli anglofoni come Isaac B. Singer, Der Sharlatan è arrivato tradotto l'anno scorso per la prima volta nelle librerie italiane, dopo più di 40 anni dalla sua uscita.
Seppur la prosa di questo romanzo sia più dimessa e abbia una struttura più sobria, una minore tensione narrativa e un intreccio alquanto prevedibile se paragonato ad altri romanzi dello scrittore Premio Nobel, la penna di Zinger è ben riconoscibile e restituisce una dimensione molto più americana del periodo e del mondo descritto, una buona miscela di ebraismo e di americanità capace di rendere la lettura estremamente avvincente e incredibilmente attuale.. -
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Sembra affascinante. E il giovane Alexis Machine che fine ha fatto? Sarei curioso di sapere se ha letto qualcosa dei libri consigliati e cosa ne pensa. .